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Come diventare fashion blogger: intervista a Laura Comolli

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Abbiamo parlato del fashion online dal punto di vista degli addetti ai web-lavori ma cosa ne pensa una delle influencer aka fashion blogger di come si muove in passerella questo specifico settore che ha tanto appeal? Abbiamo chiesto un parere a Laura Comolli di Purses and I; una delle più seguite sul blog e sui canali social.

La parola e i riflettori a lei! :)

1. Come, perché e quando hai deciso di diventare una fashion blogger?

Diventare blogger è stato realmente un caso. Già da qualche anno condividevo le mie foto outfit su una piattaforma di foto sharing molto popolare all’epoca e l’esigenza di avere uno spazio tutto mio è stata una conseguenza naturale. Mi trovavo al 3° anno di giurisprudenza e dopo la laurea ho deciso di farne il mio lavoro a tempo pieno.

2. Qual è stata la tua prima fonte di ispirazione circa la presenza online?

Chiara Ferragni, che all’epoca condivideva le sue foto sulla mia stessa piattaforma e con cui da subito si è creato un bel rapporto. All’epoca eravamo pochissime a condividere i nostri look online.

3. Sei stata seguita fin dagli inizi o successivamente hai deciso di avvalerti di professionisti della comunicazione?

Come dicevo, sono stata una delle prime e per questo sono stata seguita fin da subito. Quando è nato il mio blog non esistevano le fan page di Facebook, non esisteva Instagram, quindi posso dire che la comunicazione digital sia cresciuta con me.

4. Credi che essere seguita nel lavoro dietro le quinte l’approccio meno genuino? Guarda la querelle (costruita? Che ne pensi?) Morandi-Lucarelli…

Penso che quando si arriva a un certo livello sia necessario farsi aiutare da qualcuno nella gestione delle cose. I blog al giorno d’oggi sono come delle piccole aziende in cui ognuno ha un ruolo ben definito. Ho diverse persone che mi aiutano, ma sono sempre io a organizzare e scrivere del mio blog e a postare sui miei canali social.

5. Da chi non vive questo settore spesso nasce l’equazione fashion blogger = shampista 2.0. Cosa ne pensi?

Penso in questo lavoro ci siano tante persone improvvisate e che questo finisca per penalizzare la reputazione di chi questo lavoro cerca di farlo con professionalità. A tutti quelli che cercano di sfilire il nostro lavoro lancio una sfida: provate voi ad aprire un blog e a guadagnarci. Poi ne riparliamo.

6. Come vedi l’evoluzione di questa attività da qui a 5 anni?

I social stanno cambiando rapidamente e la direzione delle varie piattaforme è sempre più quella di monetizzare sui propri utenti. Di conseguenza si verificherà un inevitabile ritorno ai blog, l’unico mezzo veramente controllabile e veramente nostro. I social saranno solo più una cornice e un modo per veicolare meglio i contenuti, ma avere un blog sarà il vero elemento fondamentale.

7. La potenza del brand personale quanto è rilevante in questo settore e secondo te è destinata ad aumentare o a diminuire?

Avere un brand personale è sicuramente importante a livello di immagine, ma solo pochissime blogger, le più famose, possono gestire tutto quello che ne deriva sia in termini economici che strategici. Per le altre credo che avere un proprio brand sia difficile, se non impossibile.

8. Quanto è importante la quantità vs. la qualità dell’informazione in questo settore?

Sono entrambe importanti, ma sicuramente se si è costretti a scegliere è meglio puntare sulla qualità.

9. Tenteresti un'”avventura” in un altro settore online?

Non credo, per ora tutte le mie energie sono focalizzate su questo settore.

10. Un consiglio a chi vuole diventare una fashion blogger?

Passione, costanza e originalità. Il resto sarà una conseguenza.

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